OLIENA (NU) – Speleosubacqueo disperso nella risorgiva di Su Gologone a 42 metri di profondità: questa l’allerta simulata ieri mattina che ha dato avvio all’esercitazione dei tecnici della Commissione Speleosubacquea del nostro Servizio Regionale.
Iniziata alle 9, l’esercitazione si è svolta nella più totale celerità verso l’obiettivo di ricerca del disperso: dopo un veloce briefing, sono state subito predisposte quattro squadre per un totale di 8 tecnici e 2 medici speleosub con compiti ben precisi.
La prima squadra, non appena entrata in acqua, ha subito proceduto alla sagolatura del sifone creando inoltre l’estensione della linea di sicurezza al suo interno. Nel frattempo la seconda, non appena ricevuto l’ok, si è subito occupata di documentare attraverso materiale video fotografico a testimonianza dell’accaduto, materiale estremamente prezioso e fondamentale in quanto successivamente verrà mostrato alle autorità giudiziarie competenti a testimonio dell’accaduto.
La terza squadra, non appena ricevuto il via libera del magistrato, ha subito provveduto a raggiungere il corpo, predisporlo allo spostamento per poi condurlo fuori dal sifone nel quale era rimasto bloccato.
Dopo le operazioni di recupero è entrata in opera la quarta squadra che come ultimo atto ha proceduto alla bonifica dell’intero sifone.
Alta competenza e tecnologia hanno accompagnato i tecnici durante l’esercitazione, che grazie a strumentazioni complesse e all’utilizzo di sistemi rebreather hanno potuto aumentare le performance di profondità e durata della immersione portando a successo la simulazione.